Siamo felici di fornirti risposte chiare e dettagliate alle domande più comuni riguardanti la cura dentale.
Le cause dell’alitosi sono molte e possono essere legate all’alimentazione, al fumo, a problemi medici. Tuttavia, nella maggior parte dei casi la causa di alitosi è riconducibile ai batteri della placca, che conferiscono un caratteristico e sgradevole odore all’alito.
L’alitosi può essere anche un campanello d’allarme per problemi gengivali più gravi, come la parodontite, o per la presenza di un dente con necrosi della polpa.
Una scrupolosa igiene orale domiciliare e un controllo dal dentista sono perciò fondamentali.
Esattamente come per lo spazzolino manuale, l’indicazione è quella di sostituire la testina approssimativamente ogni 12 settimane. Fate però sempre attenzione alle condizioni in cui si trovano le setole. Se iniziate a notare che si deformano o scoloriscono, è arrivato il momento di prendere una testina nuova!
Ricordate sempre che una buona salute per denti e gengive dipende anche dall’attenzione con cui ci prendiamo cura degli strumenti per l’igiene!
Gli impianti dentali sono una soluzione efficace per sostituire denti che sono stati persi. Avere degli impianti però non significa non doversi più prendere cura della propria igiene!
Infatti, se le viti in titanio su cui sono fissate le protesi non vengono manutenute in modo corretto, il rischio è che si generino infiammazioni o infezioni dei tessuti che le circondano, che possono portare anche alla perdita degli impianti stessi.
Curare la propria igiene orale è indispensabile a tutte le età e con tutti i tipi di protesi.
La mancanza di un dente può determinare dei problemi a livello di equilibrio nel cavo orale. Ad esempio, in caso di dente masticante, le forze masticatorie che venivano scaricate su quell’elemento verranno ridistribuite sui denti restanti.
Vi è inoltre una questione estetica da non sottovalutare, soprattutto se si tratta di un dente anteriore, molto visibile quando si parla o si sorride.
Il molaggio selettivo, o coronoplastica dentale, è una procedura odontoiatrica che consiste nel rimodellamento della superficie dei denti (la parte dello smalto).
Spesso viene confuso con la limatura dentale, ma in realtà si tratta di un’operazione meno invasiva e che non espone a danni il dente.
La coronoplastica è indicata per correggere piccole discrepanze tra contatti dentali (i cosiddetti “precontatti”) che possono causare problemi al paziente.
In implantologia con il termine abutment si indica la componente protesica che viene inserita sull’impianto dentale e sopra la quale viene cementata la corona protesica. È chiamato anche moncone, e ne esistono di differenti tipologie.
Quando si parla di necrosi pulpare si intende la morte della polpa del dente, ossia la perdita di vitalità di vasi, nervi e altri tessuti molli presenti all’interno del dente.
Al contrario della pulpite, che è particolarmente dolorosa, la necrosi pulpare difficilmente in fase iniziale presenta sintomi particolari.
La necrosi può portare a conseguenze come: ascesso dentale, granuloma apicale o cisti radicolare. Per questo è necessario trattarla mediante una pulpectomia (rimozione della polpa dalla camera e dai canali radicolari) e successiva otturazione dello spazio residuo (trattamento endodontico del dente), ovvero tramite la terapia canalare.
La devitalizzazione consiste nella rimozione della polpa, quindi della componente vitale dell’elemento dentale, tramite strumenti manuali e rotanti.
Le cause più frequenti che portano a una scelta di devitalizzazione sono carie profonde o fratture degli elementi dentali. In questi casi, la polpa all’interno del dente può infiammarsi causando fastidi.
Spesso il primo sintomo di una situazione ormai compromessa è il dolore acuto (pulpite) accompagnato dall’accentuata sensibilità al caldo o al freddo, ma anche a sostanze dolci o salate.
Le più comuni sono definite “apicale” e “parodontale”. Il primo è localizzato all’estremità radicolare del dente e di solito è causato da batteri che derivano da una carie. L’ascesso parodontale, invece, si localizza sulla gengiva accanto alla radice del dente.
L’apicectomia è una terapia chirurgica che il Dentista esegue quando c’è una lesione a livello dell’apice di una radice dentale e non è possibile trattarla con una terapia canalare passando per la corona sino ad arrivare alla radice.
L’apicectomia segue la strada opposta e consente di arrivare direttamente all’apice della radice dentale.
Si rende principalmente necessaria in presenza di un’infezione dell’apice, come un granuloma o una cisti.
Quando il dente risulta gravemente danneggiato da una carie o a seguito di un trauma, il Dentista può decidere di ricorrere all’uso di un perno moncone.
Il perno moncone è costituito da una parte che viene inserita all’interno della radice del dente e cementata, ossia il perno, e un’altra che rappresenta la corona del dente in dimensioni ridotte, il moncone. Su questa struttura viene applicata e cementata una corona, ovvero una capsula che riproduce la forma originale del dente.
Lo sbiancamento dentale è un trattamento utile a ridare luminosità e brillantezza allo smalto dentale.
Questa metodica non rappresenta una soluzione definitiva, perciò, per mantenere il risultato ottenuto, è necessario ripeterla periodicamente.
Lo sbiancamento può essere effettuato direttamente in poltrona dal Dentista oppure a casa.
Il trattamento domiciliare consiste nella realizzazione di mascherine stampate sulla forma dei denti del paziente, eseguite nello studio dentistico, all’interno delle quali viene inserito un gel con funzione sbiancante.
La tasca parodontale, o tasca gengivale, è una formazione patologica conseguente a parodontite.
La placca batterica e il tartaro tendono ad accumularsi all’interno del solco gengivale, un piccolo spazio presente tra la gengiva e il dente, e fanno sì che la gengiva si “stacchi” progressivamente dal dente.
In queste condizioni le gengive tendono a infiammarsi e a sanguinare, ritirandosi sempre di più. La patologia, se non trattata, progredisce in profondità, distruggendo il legamento parodontale e l’osso sottostante.
Il bruxismo orizzontale è quello che viene comunemente definito “digrignamento”. Se non trattato, alla lunga può rovinare i denti, consumandoli e appiattendone la forma.
Il bruxismo verticale corrisponde invece al “serramento”. Forti contrazioni della bocca col tempo possono danneggiare la dentatura e causare dolore e senso di affaticamento a livello dei muscoli del volto.
L’allungamento di corona clinica è un intervento che viene eseguito in caso di fratture della corona del dente o di carie che interessino la superficie radicolare.
Quando il margine sano di un dente è al di sotto della gengiva, non è possibile procedere con una ricostruzione, questo perché è impossibile rispettare un parametro chiamato ampiezza biologica, che indica la distanza minima del restauro dall’osso.
Quando una carie o una frattura arrivano in prossimità dell’osso risulta necessario ridurre l’altezza ossea in modo da ricreare l’ampiezza biologica.
L’allungamento di corona clinica viene eseguito anche nei casi in cui si debba protesizzare un dente particolarmente corto che non offre una ritenzione sufficiente.
Prenota un appuntamento con lo Studio Odontoiatrico Deprati e scopri come possiamo prenderti cura del tuo benessere orale.